Caro Stefan, da quanto lavori presso Bouygues E&S EnerTrans?
Quest’estate saranno 14 anni. A questo si aggiunge anche il mio apprendistato di quattro anni, svolto tra il 1997 e il 2001 presso l’allora Atel. In totale quindi sono impiegato già da 18 anni presso l’azienda, dove ho trascorso tutta la mia carriera sino a ora.
Quali formazioni hai completato?
Dopo l’apprendistato come disegnatore elettrico ho concluso anche la maturità professionale e successivamente ho studiato tecnologia dei sistemi con specializzazione nell’automazione presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera Nord-occidentale FHNW.
Cosa ti ha spinto a intraprendere una formazione per diventare ingegnere?
Durante il mio periodo come disegnatore elettrico creavo schemi basandomi sulle correzioni in rosso e ho dovuto constatare che quello che mi mancava era principalmente la comprensione tecnica di quello che avevo disegnato. Questo è stato il fattore scatenante che mi ha spinto a iniziare gli studi di ingegneria: in questo modo sono riuscito a costruirmi la comprensione e la capacità per poter progettare e capire autonomamente gli schemi. Naturalmente, un presupposto fondamentale è anche un forte interesse per gli argomenti tecnici.
In quali diverse funzioni hai lavorato finora?
Ho iniziato come specialista nella tecnica di conduzione, in cui le attività principali erano la manutenzione e l’eliminazione dei guasti di questi sistemi. Per questo settore specialistico sono stato il responsabile della nuova costruzione e della trasformazione di impianti ad alta tensione. Si sono poi aggiunte sempre più attività in veste di responsabile di progetto, inizialmente piccoli progetti o progetti parziali. Con il passare del tempo, i progetti sono diventati sempre più grandi e complessi; in parallelo, ho assunto gradualmente una maggiore responsabilità dirigenziale.
Com’è il lavoro quotidiano di un ingegnere presso Bouygues E&S EnerTrans?
Da un lato lavoro nella pianificazione, che comprende ad esempio la stesura di capitolati d’oneri e documenti per bandi di gara. Nella fase di esecuzione garantisco la qualità dei risultati di consegna dell’azienda. Dall’altro lato, è anche possibile che EnerTrans stessa agisca come fornitore o come impresa generale. Nel mio ambito di responsabilità, la tecnologia secondaria, questo riguarda ad esempio i sistemi di protezione o di conduzione o anche impianti per il fabbisogno proprio. Questi sistemi vengono concepiti, parametrati, montati e messi in funzione da noi, aspetti dei quali mi occupo in qualità di responsabile di progetto. Inoltre, in quanto team leader svolgo anche compiti dirigenziali, ad esempio fornendo assistenza e sostegno ai collaboratori, pianificando risorse, acquisendo nuovi ordini e creando offerte.
Quali sfide incontri nel tuo lavoro?
Ogni progetto è unico, sia a livello tecnico sia dal punto di vista organizzativo. Anche se si ha la sensazione di aver già visto tutto, si impara sempre qualcosa di nuovo: questo rende il lavoro ancora interessante anche dopo 18 anni. Poiché la nostra attività si basa sui progetti, dobbiamo cercare di raggiungere un carico di lavoro il più possibile costante, il che non è sempre facile. In virtù della mia responsabilità dirigenziale devo anche assicurarmi che i collaboratori ricevano il carico di lavoro ottimale e che vengano loro assegnati incarichi che siano in linea con le loro capacità e che suscitino il loro interesse.
Hai trascorso tutta la tua carriera presso Bouygues E&S EnerTrans. Cosa apprezzi del tuo datore di lavoro?
Amo il mio lavoro principalmente perché è vario, sia come dirigente o che come responsabile di progetto. In tutti questi anni il mio datore di lavoro è riuscito a incentivarmi e pormi nuove sfide, cosa non scontata, e per questo sono grato a Bouygues E&S EnerTrans. Sono un uomo di famiglia, per me l’ambito privato e il tempo libero sono ugualmente importanti. Bouygues E&S EnerTrans offre orari di lavoro flessibili e questo mi permette di coniugare al meglio la mia carriera e la mia vita privata. Abbiamo anche un fantastico team e una buona coesione, due aspetti che apprezzo molto.
In che modo Bouygues E&S EnerTrans ti ha sostenuto nella tua formazione, nel tuo perfezionamento e nel tuo sviluppo?
Per me i pilastri sono due: da un lato corsi di formazione e perfezionamento, dall’altro la formazione sul lavoro. Quando ho iniziato presso Bouygues E&S EnerTrans, mi è stato assegnato un «padrino» che mi ha introdotto nel settore specialistico della tecnica di conduzione e mi ha spiegato tutti gli aspetti tecnici. Successivamente, il mio superiore mi ha formato per diventare responsabile di progetto. Per quanto riguarda i corsi di perfezionamento, ogni anno i collaboratori hanno un numero di giorni a disposizione per svolgere corsi di perfezionamento, così da restare aggiornati sugli sviluppi tecnici. Viene offerta anche una settimana di formazione per tutti i collaboratori, in cui è possibile iscriversi a diversi corsi in base alla sfera di competenza: direzione di progetto, vendita o ad esempio nel settore della sicurezza sul lavoro. Anche la nostra società madre Bouygues Energies & Services offre corsi di perfezionamento di cui i collaboratori possono beneficiare. Nel complesso l’offerta di perfezionamento e aggiornamento è molto varia.
In che senso Bouygues E&S EnerTrans è un buon datore di lavoro per ingegneri?
Disponiamo di un ampio spettro di sfere di competenza e attività, il che rende la quotidianità lavorativa molto interessante per gli ingegneri e permette loro di essere operativi in settori per cui hanno particolare interesse. Se si desidera, si può anche cambiare e passare ad altri settori specialistici. Nel mio settore, la tecnologia secondaria, ad esempio è possibile partecipare alla parametrizzazione e alla messa in funzione di sistemi di protezione e di conduzione. Poiché non lavoriamo con nostre apparecchiature, siamo indipendenti nella scelta dei produttori, fornitori e costruttori presso i quali desideriamo acquistare una nuova apparecchiatura. Questo ci concede maggiore flessibilità per impiegare la soluzione migliore per le rispettive esigenze dei nostri clienti. Per noi, questo si traduce nella possibilità e necessità di conoscere tool software sempre nuovi. A tal fine abbiamo istituito un laboratorio in cui possiamo familiarizzare e testare le nuove apparecchiature prima di impiegarle all’esterno negli impianti. Come già menzionato, è possibile gestire progetti anche in veste di responsabile di progetto o responsabile di progetto parziale e quindi crescere gradualmente nelle attività dirigenziali.
Cosa consigli alle persone (giovani) che sono interessate a una carriera come ingegnere?
Un presupposto fondamentale è naturalmente l’interesse per gli argomenti tecnici. L’ingegneria è un ambito estremamente vasto con molte discipline interessanti. Oltre al settore dell’elettrotecnica, nostro ambito di attività principale, abbiamo bisogno anche di ingegneri civili e meccanici. All’interno di questi sottosettori vi sono sempre diversi ambiti tematici in cui ci si può specializzare, ad esempio ricerca, sviluppo o, come avviene principalmente nella nostra azienda, nella concezione e realizzazione. Gli ingegneri hanno quindi un numero considerevole di possibilità per svolgere un lavoro su misura per i propri interessi e soddisfacente. Inoltre, questo è un ambito professionale che sarà molto richiesto anche in futuro, in particolare nel settore dell’elettrotecnica. La Strategia energetica 2050 impone di superare sfide importanti e questo comporterà una maggiore domanda di ingegneri elettronici.